Il romanzo è ambientato a Trieste, "una città di confine, crogiolo in cui convergono tre civiltà; quella italiana, quella tedesca e quella slava, senza considerare il consistente apporto ebraico" (Guido Baldi, La Letteratura, Paravia), a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento.
Nell'opera sono riscontrabili le diverse suggestioni culturali che influenzarono la formazione di Svevo; numerosi sono i riferimenti alle ideologie di stampo marxista incentrate sull'analisi sociologica dei conflitti di classe che pervadono il mondo moderno e alla presa di coscienza del fatto che questa realtà di classi influenzi imprescindibilmente ogni fenomeno umano, soprattutto a livello psicologico.

Svevo tuttavia non si limita a descrivere la psicologia del personaggio, ma individua le cause di questa aberrante dimensione nei processi di declassazione sociale affrontati dagli intellettuali del suo tempo.
La Coscienza di Zeno fu pubblicato da Svevo venticinque anni dopo il suo ultimo romanzo, Senilità, nel 1923.
Curiosamente, i riferimenti alle vicende storiche di quel periodo sono piuttosto rari e si presentano con maggiore intensità solo nell'ultima parte dell'autoanalisi di Zeno in cui si allude al cataclisma della Prima Guerra Mondiale.
A seguito riporto il link di alcuni video che oltre a riportare la sintesi del romanzo, analizzano il pensiero sveviano e le influenze ricevute dall'emergere di nuove correnti filosofiche di inizio novecento che segnarono un punto di rottura con le ottocentesche e ottimistiche teorie positiviste:
https://www.youtube.com/watch?v=dakpeDizkyY
https://www.youtube.com/watch?v=DUpp7fcJ6oA
https://www.youtube.com/watch?v=LVQzcWBAcAI
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